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omaggio alla poesia
Federico García Lorca
Il cozzo e la morte
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Alle cinque della sera.
Eran le cinque in punto della sera.
Un bambino portò il lenzuolo bianco
alle cinque della sera.
Una sporta di calce già pronta
alle cinque della sera.
Il resto era morte e solo morte
alle cinque della sera. |
Il vento portò via i cotoni
alle cinque della sera.
E l’ossido seminò cristallo e nichel
alle cinque della sera.
Già combatton la colomba e il leopardo
alle cinque della sera.
E una coscia con un corno desolato
alle cinque della sera.
Cominciarono i suoni di bordone
alle cinque della sera.
Le campane d’arsenico e il fumo
alle cinque della sera.
Negli angoli gruppi di silenzio
alle cinque della sera.
Solo il toro ha il cuore in alto!
alle cinque della sera.
Quando venne il sudore di neve
alle cinque della sera,
quando l’arena si coperse di iodio
alle cinque della sera,
la morte pose le uova nella ferita
alle cinque della sera.
Alle cinque della sera.
Alle cinque in punto della sera. |
Una bara con ruote è il letto
alle cinque della sera.
Ossa e flauti suonano nelle sue orecchie
alle cinque della sera.
Il toro già mugghiava dalla fronte
alle cinque della sera.
La stanza s’iridava d’agonia
alle cinque della sera.
Da lontano già viene la cancrena
alle cinque della sera.
Tromba di giglio per i verdi inguini
alle cinque della sera.
Le ferite bruciavan come soli
alle cinque della sera.
E la folla rompeva le finestre
alle cinque della sera.
Alle cinque della sera.
Ah, che terribili cinque della sera!
Eran le cinque a tutti gli orologi!
Eran le cinque in ombra della sera! |
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1° pubblicazione Lunedì 14 Agosto 06 |
-“IL MATRIMONIO PER FORZA" -
Moliére
-"CYRANO DE BERGERAC"-
Edmond Rostand
“Scuola di Teatro Citta’ di Varese”
Regìa: Silvia Sartorio.
Con: Massimo Barberi, Ilaria Biotti, Silvia Coco, Daniela Lo Mastro, Giulia Mastella,
Denise Molon, Massimo Semeraro, Matteo Tibiletti, Luca Tossani, Federica Zocchi. |
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Il matrimonio per forza (Mariage forcé; 1664), era in origine una commedia-balletto, poi diventata farsa:
Il vecchio Sganarello vuole sposare la giovane e graziosa Dorimena: La giovane ne è entusiasta: potrà sfuggire ai genitori e avere tutti gli amanti che vorrà. Sganarello, che nulla sa delle reali intenzioni della giovane, viene comunque assalito da timori; si consulta dapprima con amici fedeli, poi con due stravaganti dottori in filosofia, senza venire a capo di nulla. Solo dopo aver ascoltato un colloquio tra Dorimena ed il suo amante, Sganarello si decide a rompere la promessa di matrimonio......ma la madre ed il fratello di Dorimena, costringono Sganarello a un matrimonio che lo vedrà infelice ed ingannato.
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Cyrano de Bergerac (o anche Cirano di Bergerac in Italia) è uno scontroso spadaccino dal lunghissimo naso, scrittore dalla irresistibile vitalità. Leggendaria la sua abilità con la spada, almeno quanto la sua passione per la poesia e per i giochi di parole, con i quali ama mettere in ridicolo i suoi nemici, sempre più numerosi grazie al suo carattere poco incline al compromesso e al suo disprezzo verso potenti e prepotenti.
Spaventoso e inarrestabile con una spada in mano, egli però segretamente nutre un candido ed impossibile amore per la bella Rossana, sua cugina.
Quando Cristiano, un giovane cadetto, senza nulla sospettare gli chiede aiuto per conquistare proprio il cuore di Rossana, Cirano inaspettatamente si improvvisa suggeritore per l'altrui passione, scrivendo lettere e poesie per conto dell'amico.
L'unione tra i due giovani è però osteggiata dal potente di turno, invaghitosi della bella. La guerra costituisce dunque una perfetta occasione per allontanare i due innamorati: Cristiano assieme a Cirano finiranno con la loro compagnia al fronte...
Solo al termine della propria vita, trascorsi molti anni, Cirano confesserà (seppur involontariamente) all'amata il suo sentimento
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FOTO
: Enzo Michieletto - Ass. Music.house |
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